"I Cento Amici del Laboratorio", un progetto di "Artesucarte" che non è rimasto sulla carta...
La Via della Grafica passa per Modena. Se questa affermazione - che evoca le suggestioni di mitiche città, come Samarcanda, lungo l'antico itinerario della Via della Seta... - può, senza timore di smentita, essere sostenuta, lo si deve principalmente alla trentennale attività del Laboratorio d'Arte Grafica di Modena, condotto con perizia e passione da Roberto ed Anna Maria Gatti. La celebrazione del trentesimo anno di vita, nell'autunno del 2009, non è stato affatto il momento di un appagato compiacimento, ma ha dato impulso e slancio a nuovi progetti, come se i Gatti, dopo avere vinto l'ardua sfida del tempo, si proponessero ora altri ambiziosi obiettivi, con lo stesso giovanile ardore che li ha animati nel corso della loro difficile avventura. Ecco dunque nascere, accanto al Laboratorio, un autonomo spazio espositivo, la Galleria "Arte su Carte", che ha iniziato a presentare mostre dedicate esclusivamente alla stampa originale, nei suoi affascinanti, multiformi aspetti. [..]
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Mimmo Paladino - Sonatina
Due lastre incise all'acquatinta e una lastra incisa all'acquaforte sono state necessarie per la realizzazione della
stampa originale "Sonatina" di Mimmo Paladino.
La prima e la seconda matrice sono state destinate alla definizione di tutti i colori a superfici piene e sono state incise ad acquatinta.
L'
acquatinta si realizza facendo cadere dall'alto sulla superficie della lastra un leggero strato di polvere di colofonia che, riscaldato a fiamma, si fonde e si fissa al metallo diventando resistente all'azione corrosiva dell'acido nitrico. Si proteggono successivamente le parti che non devono essere intaccate dall'acido con una cera stesa a pennello e si immerge la lastra in acido. Questo corrode il metallo rimasto scoperto fra i piccoli granelli di colofonia creando una superficie ruvida che tratterrà l'inchiostro in fase di stampa: ad un tempo di immersione breve corrisponderà un colore chiaro, ad un tempo più lungo un colore più intenso.
La terza matrice è stata incisa con la tecnica dell'acquaforte perché destinata al disegno al tratto.
L'
acquaforte si ottiene tracciando il disegno con un bulino e asportando la cera stesa preventivamente sulla lastra a pennello. La cera, come la colofonia, ha la proprietà di proteggere la superficie della matrice e quindi, nella successiva fase di incisione con l'acido, questo corroderà il metallo soltanto nelle tracce lasciate dal bulino producendo un incavo. Sarà questo a trattenere l'inchiostro nella fase finale di stampa.
Le lastre così incise vengono ora lavate da ogni materiale usato per la realizzazione.
Con una spatola morbida si fanno penetrare gli inchiostri nei solchi provocati dall'acido, quindi si asporta il colore in eccesso con carte e una tela chiamata "tarlatana"; intanto il piano di stampa del torchio viene approntato con i segni di registro delle lastre e della carta. Ora tutto è pronto per "tirare" la prima stampa: sul piano del torchio si dispone la prima lastra con i colori di fondo, si appoggia la carta, in questo caso umida, e si fa passare lastra e carta sotto i rulli del torchio; facendo attenzione che la carta non si muova, si solleva parzialmente e si toglie la prima lastra inserendo al suo posto la seconda; ad un nuovo passaggio di torchio si ripete l'operazione per la terza e finale matrice del nero.
Questo laborioso lavoro consente di ottenere una sola stampa: per realizzarne un'altra deve essere ripetuta tutta la procedura di inchiostratura, pulitura e stampa.
L'opera "Sonatina" è stata realizzata in esclusiva per "I Cento Amici del Laboratorio" da Mimmo Paladino; è stata stampata in 100
esemplari numerati in numeri arabi da 1 a 100, in 30 esemplari numerati in numeri romani da I a XXX per i collaboratori e l'editore e in 20 esemplari numerati e contrassegnati prova d'artista per l'autore.
La carta utilizzata è Zerkall bianca da 450 grammi di mm. 670x510; l'opera è composta da dodici colori su tre lastre.
Presentazione dell'opera
Biografia
Mimmo Paladino nasce a Paduli il 18 dicembre 1948. Espone le sue opere per la prima volta nel 1968 a Napoli presentato da Achille Bonito Oliva che lo affiancherà nel corso di tutta la sua carriera. Alla fine degli anni settanta l'opera di Paladino viene presentata in varie mostre in Italia e all'estero e iniziano a emergere i segni e le figure che lo contraddistingueranno negli anni a venire, con la riscoperta della figurazione pittorica. Nel 1978 compie il suo primo viaggio a New York.
Alla Biennale di Venezia del 1980 Bonito Oliva presenta "Aperto 80", mostra ufficiale di presentazione del nuovo movimento denominato "
Transavanguardia" di cui Paladino fa parte. Da quel momento ha inizio un successo internazionale che si concretizzerà nella sua prima mostra in America nello stesso anno. [..]
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